
Ottobre 1957, Coalwood, cittadina mineraria del West Virginia. Il cielo notturno è solcato dalla scia luminosa dello Sputnik, il primo satellite, lanciato dai Sovietici, in orbita attorno alla Terra. Per il diciassettenne Homer H. Hickam jr. è come una folgorazione: costruire razzi costituirà il passaporto per sfuggire al destino che lo vuole minatore, come tutti a Coalwood. Il ragazzo non si lascerà bloccare né dall’iniziale ostilità del padre, autoritario sovrintendente della miniera, né dai primi insuccessi; con l’aiuto di 3 coetanei e col sostegno della sua professoressa di Chimica e Fisica, parteciperà al concorso scientifico indetto per tutte le scuole della nazione; e vincerà il primo premio anche grazie al padre, che gli procurò i pezzi che gli erano stati rubati durante il concorso. Il suo ultimo razzo lo dedicò alla professoressa Riley, morta di morbo di Hodgkin.